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Chaberton versante
Sud |
Chaberton versante NO |
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M.
CHABERTON m. 3130
Il caratteristico ed elevato cono roccioso si innalza maestosamente a N
di Claviere e a NO di Cesana,si evidenzia isolato in mezzo a montagne
assai meno alte. E' la vetta più alta del sottogruppo Chaberton-Clotesse.
E' visibile da una vasta zona circostante, caratterizzato da una larga e
pianeggiate vetta che, soprattutto se vista da est, presenta otto
regolari denti, corrispondenti ad altrettanti ruderi di casermette. Il
M. Chaberton era organizzato con mirabili ed ardimentosi lavori e munito
di un complesso di opere militari che ne facevano il più elevato forte
d'Europa. Dopo la guerra del 1940-45 tali opere sono state
definitivamente demolite ed ora il monte si trova in territorio
francese. Il confine corre sul versante orientale senza nessun
riferimento ortografico. Montagna di struttura calcarea, di scarso
interesse per l'arrampicata a cagione della roccia, ovunque in completo
sfacelo.. E' frequentata in prevalenza da escursionisti che vi salgono
in estate lungo la dorsale NO e da sciatori alpinisti in primavera lungo
il medesimo itinerario. L'ascensione è particolarmente interessante per
il panorama, uno dei migliori delle Alpi Cozie, per quanto nessuna
pianura sia in esso compresa: alla base meridionale si vede il piano del
Monginevro, più in basso la città di Briancon, a NE l'occhio corre per
la Valle della Dora Riparia fino ad Exilles. La parte più bella del
panorama è sui colossi del Delfinato. E' interessante la visita dei
grandi ruderi del forte sulla vetta.
1° ascensione nota: Ufficiali dello Stato Maggiore Austro-Sardo, 1822,
da Claviere. Un ardita strada militare, ora in gran parte rovinata e
nella parte più alta praticamente inesistente vi sale
da Fenils per il Colle dello Chaberton. Il 22 agosto 1906 il tenente del
genio Umberto Emanuele, guidando un'auto Fiat da 54 cavalli, riuscì a
raggiungere la vetta dello Chaberton con a bordo il colonnello del suo
reggimento; percorrendo 17 chilometri di strada con 72 tornanti e
pendenza massime del 22%.
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Monte CHABERTON - versante Sud-SudEst
Difficoltà : PD (alpinisti)
Dislivello : 1420 metri
Tempo : 4.30 ore salita alla vetta
Luogo di partenza : Claviere m. 1700 circa.
Attrezzatura : alpinistica
Prima salita nota Adolfhe Benoist, agosto 1875. Due sono le possibilità
per attaccare questa ascensione; la prima descritta è quella storica,
che inizia dalla ex strada statale del Monginevro, un altra appena più
breve ma meno interessante, con partenza da Claviere.
Parcheggiare l'auto nel grosso piazzale a valle dell'abitato, in
concomitanza con la partenza del circuito dei ponti tibetani delle Gorge
di San Gervasio. Percorre a ritroso la strada in direzione di Cesana,
all'imbocco della nuova galleria, proseguire lungo la ex statale 24, ora
vietata alle autovetture, per circa 400 metri, appena prima di entrare
nella vecchia galleria paravalanghe, imboccare sulla sinistra la
scalinata che permette di superare il muro di contenimento, ed in
brevissimo conduce al Corpo di Guardia Difensivo del Petit Vallon;
costruito nel 1890, per battere la tagliata di Clavieres, è ben visibile
dalla S.S posto a quota mt. 1759. E' una struttura casamattata ed era
armata con cannoni da 57 mm. Sullo spiazzo avanti la caserma bisogna far
particolare attenzione ai profondi pozzi scoperti delle cisterne.
Proseguire quindi lungo la mulattiera militare, che si inerpica
serpeggiando a tornanti regolari lungo il ripido pendio, a quota m. 1880
si trovano interessanti ruderi di opere militari denominate "Batteria
Bassa del Petit Vallon", salendo si incontra prima la caserma della
batteria, in perfette condizioni, che un tempo ospitava fino a quaranta
uomini. Poco più in alto vi sono le piazzole in barbetta, poste su piani
sfalsati, per i 4 cannoni da 12 G.R.C. Ret che battevano in direzione
Janus. Al di sotto di essi vi è una galleria che collega il locale
munizionamento e le polveriere.
Continuando ora per la mulattiera, si incontra dapprima l'unica
sorgente, del Monte Chaberton e poco dopo alla quota di 2208 mt. si
giunge alla conca ove è ubicata la Batteria Alta del Petit Vallon. (1.30
h). La prima costruzione che si incontra è la polveriera, parzialmente
ruderata, poi più in alto l'ampia caserma, in pietra e mattoni,
anch'essa del 1890, in grado di ospitare più di 100 uomini. Poco al di
sopra di essa vi è la cabina elettrica che dava corrente anche alla
Batteria dello Chaberton. A fianco dell'ottocentesca polveriera fu
realizzata nel 1932 un'opera del Vallo Alpino di notevoli dimensioni: la
Batteria B 14 Dalla parte ruderata della polveriera, una ripida e lunga
scala sale sino a collegare l'infilata di postazioni in barbetta, ove
erano ubicati 6 cannoni da 12 G.R.C. Ret, che battevano il vallone del
Rio Gimont.
In questo punto è anche possibile giungere direttamente dall'abitato
Claviere; immediatamente a monte del grosso piazzale prima citato,
prendere una carrozzabile bitumata che sale verso ovest. Dopo 200 mt.
circa volgere decisamente a destra per una ripida strada sterrata, che
porta al fosso parafrane realizzato a difesa dell'abitato, oltrepassato
il quale inoltrarsi nel bosco. Il sentiero sale dapprima direttamente,
poi obliquando a destra sotto le rocce, attraversa quindi a destra un
vallone , sale ancora rapidamente nella rada pineta, attraversa ancora a
destra, un altro vallone e con lungo mezza costa in leggera salita
raggiunge la spalla m. 2195 punto panoramico, da cui con lesto percorso
si giunge alla “Batteria Alta del Petit Vallon” mt. 2208. (1.15 h)
Da "Batteria Alta" il sentiero prosegue in direzione dell'Osservatorio
della Portiola e la ex ferrata per la Batteria dello Chaberton, che di
fatto è il nostro itinerario.
Il Piccolo Vallone diventa più in alto una distesa di detriti; la
mulattiera ex militare prosegue verso N e fino a sboccare sulla cresta
SudEst, sull'erboso colletto poco a O della quota m. 2700 (1.30 h) La
traccia di sentiero segue verso O la base di questa cresta, portandosi a
sinistra sotto una balza rossastra a picco (passaggio obbligato) e per
un ripido canalone-pendio di detriti e rocce rotte raggiunge la vetta
(1.30 h). In questa ultima parte un tempo esisteva una Via Ferrata
Militare ora completamente abbandonata e rovinata, attualmente alcuni
bolli rossi e alcuni chiodi fissi nei passaggi più impegnativi indicano
la via da seguire. (porre particolare attenzione se vi sono altre
persone impegnate più in alto, in quanto la pendenza e la conformazione
del luogo portano facilmente alla caduta del pietrame smosso)
Monte CHABERTON - cresta SudEst Attrezzata a Via Ferrata
La prima salita di questa cresta non ha riferimento storico preciso, è
comunque riportata nella Guida dei Monti D'Italia edita dal CAI-TCI.
Nell'estate 2003 gli Alpini di stanza a Busson, sorretti dal Maresciallo
Giorgio Gambelli, percorrono ed attrezzano in maniera alpinistica
l'itinerario, che dedicano all'amico Mario Perona, Guida Alpina di
Cesana, scomparso nell'inverno precedente in un tragico incidente aereo,
in cui persero la vita anche altre 5 persone.
Salita alpinistica nel complesso decisamente impegnativa, anche se le
difficoltà tecniche non sono mai tali, ambiente severo ed esposto
particolarmente selvaggio. L'itinerario è protetto da spit nei tratti
più impegnativi, ci sono parecchie soste attrezzate e anche alcuni bolli
gialli marcano il tragitto. In tarda primavera ed inizio estate
possibilità di ghiaccio e/o neve dura nei canali e nelle zone d'ombra.
Dal 2018 la cresta in oggetto è stata attrezzata per intero a Via
Ferrata con cavo metallico e alcuni gradini nei punti più esposti.
Difficoltà : AD+
Dislivello totale 1430 mt.
Cresta Sud-Est: disl. 410 mt.; sviluppo: 790 mt.
Tempo totale salita alla vetta : 6.00 / 7.00 ore
Luogo di partenza : Claviere m. 1700 circa.
Attrezzatura : alpinistica completa
Raggiungere il colletto erboso sulla cresta SudEst, posto poco a O della
quota m. 2700, come indicato nell'itinerario precedente (3.00 h).
Attaccare l'evidente filo di cresta che fa da spartiacque tra il Petit
Vallon e la valle della Dora Riparia, targa commemorativa sui primissimi
salti di roccia. Inizialmente la via presenta difficoltà di III°e IIII+
grado per circa 60 mt, poi per altri 3 o 4 tiri le difficoltà
diminuiscono incontrando alcuni passaggi su rocce friabili. Seguitare
per un'impegnativa salita su cresta aerea con vari passaggi di III°
grado fino a raggiungere un'evidente guglia; aggirarla sulla destra e
percorrere una piatta pietraia fino a raggiungere un canale ripido e
roccioso (versante Dora Riparia). Risalirlo arrampicando per circa 60 mt.
III°e III+ grado. Proseguire per l'esile cresta aerea e delicata II°e III°
grado, fino alla sommità di una forcella; fare una breve calata, 10 mt.
ancoraggio in loco; risalire una caratteristica placca III° grado
superiore per circa 70 mt, fino ad una piccola sella rocciosa. Con altri 35 mt. di
facile traverso ascendente si va ad incrociare l'itinerario classico a
100 metri dalla vetta..
Monte CHABERTON - Via Normale
Difficoltà : Escursionistica
Dislivello : 1380 metri
Tempo : 4.15 ore salita alla vetta
Luogo di partenza : Claviere m. 1750 circa.
Attrezzatura : Escursionistica
Dall'abitato di Claviere m. 1750, appena prima del ex posto di dogana,
svoltare a destra lungo il torrente Rio Secco e parcheggiare nei pressi
della partenza della seggiovia. Salire più o meno direttamente per i
prati fino a raggiungere la strada sterrata che si inoltra nel vallone
in direzione N, seguirla fino alle Grange di Baisses m. 2029 (1.00). Per
sentiero o per la strada salire sul pianoro posto a monte delle grange,
attraversarlo sempre in direzione N, giunti in prossimità della stazione
di un'altra seggiovia, piegare a destra in direzione dell'evidente colle
e iniziando a salire, raggiungere il rudere del Ricovero delle Sette
Fontane. Ora il pendio si impenna decisamente ed il sentiero su fondo
pietroso serpeggia verso il Colle dello Chaberton m. 2671 (2.00 h) Dal
colle, si ritrovano ancora ben evidenti i resti delle vecchia strada
militare, che la si segue fino in vetta, in vari punti tracce di
sentiero tagliano i tornanti. (1.15 h).
Per avere maggiori informazioni o se volete farvi accompagnare
nell'ascensione:
Scuola Italiana di
Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata
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