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SALITE SCELTE
Salite in ambiente, con
difficoltà moderate, normalmente effettuabili in cordate da 3 a 5
alpinisti, alcune adatte anche ai neofiti.
- Punta del Marguareis m. 2651 - Alpi
Liguri -
Nonostante la quota ci dica ben poco l' ambiente montano è garantito,
salita per il canalone dei " Genovesi", traversata di
cresta e discesa lungo il canalone dei " Torinesi " 2 gg.
con pernottamento al rifugio Garelli.
- Punta
Argentera m. 3297
E' la cima più elevata delle Alpi Marittime, la salita della sua via normale,
pur non presentando difficoltà evidenti richiede attenzione, il paesaggio
costituito da ripide balze erbose e imponenti pareti rocciose ci lascerà
ampiamente soddisfatti.
- Monviso
m.
3848
Il Re delle Alpi
Cozie. La sua mole imponente, visibile anche da
Torino, ne fa sicuramente la più bella cima piemontese, salita lungo la
via normale, pernottando al rif. Qintino. Sella.
- Monte Niblè
m.3365 - Rocca d’ Ambin m.3371
Un angolo d’ alta montagna a due passi da Torino, il gruppo degli Ambin a
cavallo tra la Valle di Susa e la Maurienne francese rappresenta sicuramente un
ottimo terreno per fare le prime esperienze alpinistiche.
Salita alla cima Niblè in giornata, discesa e notte al rif. Vaccarone, il
giorno seguente salita alla Rocca D' Ambin.
- Pic Coodlige m.3775
- Alto Delfinato -
Cima elegante e poco conosciuta, colpo d’ occhio veramente speciale su tutto
il massiccio degli Ecrins.
Salita effettuabile anche in giornata per alpinisti allenati alla lunghezza,
partenza dal rif. Pre de Madame Carle a 1874 m.
- Dome de Neige des
Ecrins
m. 4015 - Alto Delfinato -
Il 4000 più a sud delle Alpi, salita da compiere in due giorni, su ottimo
sentiero il primo, e interamente su ghiacciaio il secondo.Nel complesso
una ascensione di modesto impegno, in un ambiente glaciale caratterizzato dai
molti seracchi sospesi.
- Uia di Ciamarella m.
3676 - Valli di Lanzo -
Sui passi degli antichi alpinisti Torinesi, infatti è proprio in questa zona
delle Alpi Graie compresa tra il Rocciamelone m. 3538 e le Levanne m. 3555 che
tra la fine dell' ottocento e i primi del novecento gli alpinisti torinesi
diedero il meglio di se esplorando il massiccio in ogni angolo, scalando le
creste i canaloni e le pareti più evidenti.
- Gran Paradiso
m. 4061
Sicuramente una delle montagne più frequentate della Valle d' Aosta, complice
una via d' accesso relativamente facile, dislivelli moderati, due ottimi rifugi
d' appoggio, ed inoltre una "normale" molto bella.
- Mont Dolant
m.
3819
Elegante vetta poco frequentata, si trova alla testa della Val Ferret nel gruppo
del M. Bianco, si pernotta al bivacco attrezzato " Fiorio". Ottima
salita preparatoria per il M. Bianco.
- Monte Bianco m. 4810
La magia della sua vetta e la
predominanza sull' ambiente circostante ci lasceranno un ricordo indelebile. La salita del Monte Bianco pur non presentando difficoltà tecniche evidenti,
richiede un buon allenamento alla fatica e alla quota, è consigliato preparasi
adeguatamente facendo prime alcune salite in quota.
- Breithorn
Occidentale m .4165
Un 4000 facile e breve, effettuabile anche in giornata da Torino, veduta
inappagabile sul Cervino e tutto il gruppo del Monte Rosa.
- Castore m.4221 - Polluce m. 4091
Due cime di ampio respiro situate nel cuore del Monte Rosa è possibile salire e
scendere sulla stessa via, oppure attraversare da un rifugio all' altro, oppure
ancora concatenare le due vette effettuando una lunga e bella traversata in alta
quota.
- Punta Gnifetti
m. 4554
Con i suoi 4554 metri di altezza è la terza vetta del gruppo del Monte Rosa, la
sua salita non presenta difficoltà se non legate alla quota elevata, inoltre
proprio sulla sua cima troviamo il rifugio più alto d' Europa la Capanna
Margherita, costruito nei primi anni del XX secolo per studi scientifici, poi
rifatto e ampliato in anni recenti.
- Weissmies
m. 4023
" Molto amato e facile da scalare " così viene descritto il
Weissmies da H. Dumler nel libro "il nuovo quattromila delle Alpi". Si trova
nel Vallese Svizzero al di sopra della famosa località turistica di Saas Fee;
la sua via normale percorre il versante nord , con partenza dal rifugio
Weissmieshutte. |
SCALATE TECNICHE
Salite in grande ambiente
di alta montagna, riservate ad alpinsiti mediamente preparati. Normalmente effettuabili in cordate da
1 o 2 alpinisti.
- Argentera
m.3297
Nel bel mezzo delle alpi
Marittime troviamo la cima dell’ Argentera che con i suoi 3297 m. ne rappresenta il punto piu’ elevato.Il suo
versante ovest precipita per 800 m. sul rifugio Bozano, formando la parete
piu’ interessante del intero gruppo.Salita dalla via “Campia” diff. D+ per
800 m.
Salita di grande impegno riservata ad alpinisti esperti.
- Monviso m.3848
Il Re delle Alpi Cozie. La sua mole imponente, visibile anche
da Torino, ne fa sicuramente la più bella cima piemontese, salita lungo la via
della cresta Est e discesa per la via normale, pernottando al rif. Quintino Sella.
- Pelvoux
m. 3946
"La traverse du Pelvoux
est una des belle course du massis Des Ecrins (G. Rebuffat )". La
traversata di questa montagna rimane una pietra miliare tra le molte belle
salite delle Alpi occidentali, in salita dal versante sud-ovest per il coluoir
Coolidge e in discesa il ghiacciao de Violettes, partenza e rientro nel
caratteristico villaggio di Ailefroide, che in estate si trasforma in campo base
per alpinisti provenienti da tutta Europa e non solo.
- Barre des Ecrins
m. 4101
Il gioiello del Delfinato . Punto culminante del intero massiccio degli
Ecrins, la Barre richiama ogni anno centinaia di alpinisti, la via di salita e
per un buon tratto in comune con il Dome de Neige des Ecrins 4015 m. ed in
seguito lungo la cresta Ovest.
- Meije m.3982
- Alto Delfinato -
“On entre en Meije comme on entre en religion” scrive G. Rebuffat sul
suo celebre volume: “le cento piu’ belle …….” La cima piu’ elegante degli
Ecrins, la sua salita in gran parte rocciosa non è certo una passeggiata, ma ogni fatica ci verrà
ampiamente ricompensata.
Normalmente la sua vetta viene abbinata alla traversata delle cime minori,
costituendo così un itinerario di alta montagna veramente completo con
difficoltà sia di roccia che di ghiaccio.
Salita di grande impegno riservata ad alpinisti esperti.
- Ciarfaron m.3642
Gran Paradiso
Parete nord, un piccolo gioiello, ascensione ideale per un primo approccio alla
scalate delle pareti nord di stile classico, da affrontare padroneggiando bene
le tecniche di scalata su ghiaccio con piccozze e ramponi.
- Dom De Miage traversta m.3673
-
gruppo del M. Bianco -
Situato sul versante ovest del massiccio, nel bacino del glacier de Tre La Tète,
la salita è caratterizzata da una bellissima traversata di cresta, su neve lungo la
dorsale N.O.-S.E. Ottima salita preparatoria per la scalata del Monte Bianco
nonchè la possibilità di vedere il "gigante" da un angolazione non
comune.
- Le Courtes Traversata m. 3856
In un angolo tranquillo e fuori dalle normali rotte troviamo il bacino del
Talefre, un vero anfiteatro d’ alta montagna, tra dall’aig. Verte e all’aig.
du Talefre, al cui centro troviamo Le Courtes, servito dal piu’ bel rifugio
del gruppo M. Bianco il Couvercle.
Dalla sua vetta lo sguardo ci cade letteralmente lungo la parete nord, che
precipita per 700 metri quasi verticali sul glacier d' Argentiere.
- Monte Bianco
m,
4810
Il tetto d' Europa,
Salita dalla via dei " Trois Mont Blanc " toccando la cima del Mont Blanc
du Tacul m. 4248 e il Mont Maudit m. 4465 .Con base al rif. dei Cosmique m .3613
a poche decine di minuti dalla funivia dell Aig.le du Midi, discesa in
traversata lungo la cresta delle Bosses con rientro al Plan Des Aiguille. In
questa ascensione non saranno le difficoltà tecniche a spaventarci, ma vi
garantisco che saremo costretti a spremere a fondo le nostre energie per portare
a termine l' ascensione.
- Monte Bianco
m, 4810
Scalata della cresta dell' Innominata, sul ripido e selvaggio versante sud, una
linea di salita ideale diritta alla vetta, ascensione di grande impegno
riservata ad alpinisti esperti.
- Grand Jorasses m. 4208
Vetta di grande importanza storica, tutte le sue vie portano nomi
famosi, salita lungo la via normale dal versante sud, oppure in
traversata per la lunga cresta ovest, oppure ancora per la mitica cresta
des Hirondelles.
- Dent
D’Herens m. 4171 Alpi Pennine
Maestosa cima a torto spesso trascurata in quanto troppo vicina al
Cervino, merita sicuramente una visita,nessuno si è mai pentito di averla
scalata una volta giunto sulla stretta cresta sommitale, lasciando sotto di sé
la terrificante parete nord. La via di salita proposta è la cresta
ovest dal Tiefenmattenjoch, con partenza dal rifugio Aosta recentemente
ricostruito.
- Cervino Traversata m. 4476
Non c'è bisogno di commenti
per descrivere questa ascensione, se non dire che saliremo per la cresta del Leone
dal versante italiano, per poi scendere lungo la Horligrat in Svizzera.
- Lyskamm Orientale
m. 4527 Lyskamm
Occidentale m. 4481
Nel cuore del
Monte Rosa un aerea ed entusiasmante cresta nevosa, tra le più belle ed
interessanti vie in cresta delle Alpi, la sua scalata è riportata nel
curriculum di ogni vero alpinista delle alpi occidentali
- Punta Dufour m. 4634
Punto culminante nel gruppo del Monte Rosa. Via della cresta Rey
500 metri di terreno misto, pernotteremo al bivacco del Balmenhorn ad
oltre 4000 metri per guadagnare tempo prezioso il giorno della salita. E'
neccessario un buon acclimatamento alle alte quote.
- Nadelgrat
- Vallese svizzero -
Una
sequela di quattromila . La traversata di questa cresta è senza dubbio uno
dei percorsi piu’ affascinanti delle alpi, senza essere tecnicamente
difficile, saliremo in sequenza: Durrenhorn m. 4034 , Hohberghorn m. 4219 ,
Stecknadelhorn m. 4242 , Nadelhorn m.4327
- Dom
de Michabel
m. 4545
- Vallese svizzero -
La vetta più imponente del Vallese, altrimenti chiamata ” il
re dei Miscahabel” si trova a cavallo tra Saas Fe e Zermatt , dalla sua vetta
particolarmente isolata la vista
spazia su tutte le alpi occidentali. Via di salita la cresta nord-ovest
“Festigrat” dalla Domhutte.
- Zinalrothorn
m. 4221 - Obergabelhorn m. 4062
Due vette estremamente aguzze nel cuore della Corona Imperiale, le
montagne che circondano Zermatt, da cui raggiungiamo la Rotornhutte a 3198m., da qui in
giorni diversi le due vette. In alternativa ma solo per alpinisti esperti
è possibile concatenare le due montagne compiendo una lunga cavalcata di
creste, salendo la Rotorngrat per giungere in vetta allo Zinalrothorn, da cui
scendere per la cresta nord e pernottare alla cabane du Mountet, il giorno dopo
salita all' Obergabelhorn per la arete du Coeur e discesa dalla Wellenkuppe.
- Eiger
m. 3970 -
Oberland Bernese -
Alto “solo” 3970 metri, ma la fama della sua parete nord ha fatto il
giro del mondo. Noi saliremo in vetta lungo la sua cresta più nobile la Mittelegi. Salita di grande impegno riservata ad alpinisti esperti.
- Pizzo Bernina m. 4049
"
Freccia verso il cielo "; Cresta Biancograt dalla
Tschiervahutte; secondo un indagine condotta
presso gli alpinisti più esperti, l' immacolato filo della dorsale nord-est si
annovera fra i più belli di questo genere nell' arco alpino "
- Le Tredici Cime Traversata
Chi di noi conosce il gruppo
dell’ Ortles- Cevedale ? a coloro cui interessi colmare questa lacuna,
propongo la traversata delle tredici cime, una lunga cavalcata di cresta,
di stile classico, che ci permetterà in un sol colpo di percorrere tutte
le vette importanti della zona.
Durata: 4 \ 5 giorni
- Pizzo Badile m. 3308
Anche il Pizzo Badile come il Cervino o l’Eiger, con la sua parete nord -est,
alta più di mille metri, è ormai da tempo entrato nella storia
dell’alpinismo.Ci troviamo qui,
nel gruppo del Masino-Bregaglia sul versante svizzero delle alpi Centrali. Noi
scaleremo lo spigolo nord una via di roccia alta 1000 m.
Salita di grande impegno riservata ad alpinisti esperti.
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Le proposte che trovate indicate non
sono affatto vincolanti, anzi vogliono essere solo uno stimolo alla fantasia di
ognuno. Pertanto non esitate a contattarci per qualsiasi
informazione; saremo lieti di rispondere al meglio alle Vostre
esigenze.
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