Foresto
La zona di Foresto caratterizzata da un
bel calcare a tacche, è noto agli arrampicatori, da almeno una trentina di
anni, da quando il sig. Cech aprì sulla parete est dell'Orrido una via di 120 metri
che ben presto divenne famosa tanto la parete era strapiombante, "la Fessura
Obliqua". Negli anni che seguirono molte vie sono state tracciate sulle pareti
dell'Orrido, soprattutto ad opera del Mucchio Selvaggio, gruppo di giovani e
forti alpinisti torinesi che, andando in controtendenza a quello che erano le
abitudini alpinistiche del periodo, preferivano le pareti difficili e i problemi
tecnici alle grandi vette. In seguito l'evoluzione della arrampicata sportiva
ha portato una nuova ventata e si sono attrezzate un gran numero di vie su tutte
le pareti, anche quelle minori, della zona. Oggi il comprensorio si presenta come uno
dei più importanti centri d'arrampicata piemontesi con diverse falesie monotiro
e pareti fino ai 200 m. di altezza.
SETTORE : CATTEISSOFT
In epoca abbastanza recente, inverno 2018, due tra i più grandi protagonisti
dell’alpinismo torinese a partire dai primi anni 80, Andrea Giorda e Claudio
Battezzati, si adoperano per inventare, pulire a attrezzare questa bellissima
falesia, dai toni molto soft, difficoltà e impegno parecchio addomesticati in
favore di una arrampicata stile ‘’plasir’’ tanto comune negli ultimi anni.
Magari potrà anche apparire troppo banale ai falesisti confermati (che comunque
potranno, spostandosi di solo qualche centinaia di metri, trovare molto, anzi
moltissimo pane per i loro denti, nella vicina Catteissard classica) ma di certo
saprà regalare belle giornate di arrampicata alla stragrande maggioranza di
scalatori. Il momento migliore per approfittare della falesia sono le belle
giornate assolate dell’inverno, dove la parete benchè posta intorno ai 1000 m.
di quota è abbondantemente inondata dal sole e con uno strepitoso panorama sulla
valle. La roccia, il tenero calcare della zona di Foresto, che dopo la
superlativa pulizia da parte degli apritori, si presenta di ottima qualità, la
chiodatura, inutile dirlo, impeccabile a spit-fix e anello di calata in sosta.
Falesia concepita per scopi didattici e comunque per chi non cerca grandi
ingaggi. Chiodatura ravvicinata e qualità della roccia molto particolare,
lavorata e abrasiva, non comune nella valle di Susa. Grande varietà di stili,
dalle placche a piccoli strapiombi molto intensi. Vie brevi di 15 metri e lunghe
fino a 30 metri. Esiste anche un'area didattica per provare a terra la manovra
di arrivo in sosta e il collegamento della sosta.
Nomi e gradi alla base delle vie. Per quanto questa falesia sia stata pensata
anche per principianti, si raccomandano le più elementari norme di sicurezza,
siamo pur sempre in un ambiente naturale . Una raccomandazione a noi cara,
tenete pulito il posto è patrimonio di tutti.
Il settore Grande Max è stato dedicato al ricordo di Massimo Giuliberti
Accademico del CAI e istruttore della Scuola Gervasutti.
Piccola considerazione: il parcheggio in alto sotto descritto, di dimensioni
piuttosto ridotte è il medesimo per tutti i settori della zona, che oramai
contano centinaia di lunghezze di corda di tutte le difficoltà e genere,
compreso le vie multipitch, pertanto non è escluso che sia affollato. Una valida
alternativa per i più coraggiosi, è di raggiungere la falesia partendo a piedi
dal paese di Foresto (parcheggio della falesia Striature Nere) percorrendo un
dislivello di circa 500 m. su di un buon sentiero ben segnalato e di grande
soddisfazione.
ACCESSO:
Da Bussoleno, raggiungibile per S.S. oppure l’A32 del Frejus, si sale verso la
fraz. Falcemagna, per carrozzabile asfaltata e poi sterrata. Appena prima della
frazione, si imbocca a sinistra la deviazione per case Trucco mediamente in
cattive condizioni, la si percorre per circa 1,5 km fino al minuscolo
parcheggio. Attenzione, parcheggiare con molta cura lasciando la possibilità di
invertire la marcia. Appena a monte della costruzione, in direzione ovest parte
un sentiero pianeggiante che con alcuni saliscendi raggiunge il crinale, dove
incontriamo il cippo con la rosa dei venti, da cui la parete è già ben visibile,
posta a destra del paretone di Catteissard, risalire per il crinale
oltrepassando il bivio per il paretone, proseguire lungo il sentiero, giunti in
prossimità della base della parete, ometto, risalire verso di essa. 30 min.
dall’auto.

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Itinerari Placca del
Debuttante |
Itinerari Grande Max |
Itinerari Scuola G&B |
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01 - Nono Mese
4+ (15 m.)
02 - Il Mio Primo Quarto Più 4+ (18 m.)
03 - Superbuchet
4 (20 m.)
04 - Il Diedro del Debuttante 4 (22 m.)
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05 - L’Apprenti Montagnard 5 (30 m.)
06 - Born To Run
5+ (30 m.)
07 - I Know My Chikens 5+ (18 m.)
08 - Pizzicarella
6B+ (18 m.)
09 - Gran Pertus
6C+ (18 m.)
10 - Cateissoft
7A (18 m.)
11 - Giorda Dixitl
6C (18 m.)
12 - Grande Max
A+ (22 m.)
13 - Diedro del Cric
5+ (22 m.)
14 - Minecraft
6A (22 m.)
15 - Carioca
5+ (22 m.)
16 - ACDC
5+ (26 m.)
17 - Coco
5+ (20 m.)
18 - Ho Soffritto per Te 6B (26 m.)
19 - Catese An Casul 6B+ (25 m.) |
20 - Ciapa e Tira 5+ (15 m.)
21 - Butabinipè 6A+ (15
m.)
22 - Tentebin
6B (18 m.)
23 - Tenteaiciò 6A (26
m.)
24 - Fatensiun 5+
(28 m.)
25 - Fatichesas 5+ (28
m.)
26 - Saipà
6A (28 m.)
27 - Respira
5+ (28 m.)
28 - Lasaperde 6A+
(28 m.) |
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