Caprie Rocca
Bianca
La parete sud della Rocca Bianca è la più importante e maestosa dell’ intero
complesso di Caprie. I settori destro e sinistro sono più articolati, mentre il
settore centrale, il cosiddetto “ Specchio” appare proprio come dice il nome,
assolutamente liscio, interrotto solo da alcuni tetti, è qui che trova posto la
Via degli Specchi. Aperta da Isidoro Meneghin in solitaria nel 1977,
completamente con tecnica artificiale, seguendo per intero una bella fessura che
taglia la parete in leggera diagonale da sinistra a destra. Negli anni 80 con l’
avvento dell’ arrampicata sportiva anche la liscia parete degli specchi viene
superata in arrampicata libera utilizzando i chiodi in loco e si scopre che le
difficoltà non sono così elevate come si potrebbe pensare guardandola da
lontano. Nel 2001 Franco Rebola, assiduo frequentatore delle rocce di Caprie, si
cala dall’ alto e richioda la via secondo i moderni canoni, anzi “ drizza “ il
terzo tiro per uscire direttamente sulla sommità.
La parete è molto bella e di relativo comodo accesso, la roccia solida,
rossastra e rugosa è un forte invito all’ arrampicata, specialmente l’ inverno,
quando nelle limpide giornate si può gustare il sole fino all’ ultimo raggio, in
ambiente garantito.
“ Se arrampicando sulla parete sud, ci si guarda per un momento intorno, ci si
troverà come sospesi sopra le case del paese, immersi nell’ infinito del cielo e
quando lo sguardo ritornerà alla roccia la sensazione di parete senza fine sarà
immediata “ ( Arrampicare a Caprie - Diego Cordola 1993).
La Rocca Bianca, in virtù della sua bellezza è stata una delle prime pareti del
comprensorio ad essere esplorata, dopo la prima salita Meneghin -Ribotta 1975, è
stato un susseguirsi lento ma continuo di nuove aperture, da parte della solita
grande squadra, che negli anni 80 operava in zona, Meneghin, Bonfanti,
Pettigiani, l’ onnipresente Grassi..... . Sullo specchio, lascia più volte la
firma anche Mauro Vaio, forte scalatore polivalente, dotato di grande intuizione
e capacità tecniche, che porterà nella valle di quegli anni, un contributo
fondamentale allo sviluppo ed al innalzamento del livello generale dell’
arrampicata.
Negli ultimi due anni, è ancora per mano e passione di F. Rebola, che rinascono
un paio di bellissimi itinerari, la difficile “ La Trivella “ ; attrezzata nel
2005, un itinerario molto estetico ed esigente, aperto utilizzando in parte zone
già a suo tempo sfruttate, e nello stesso stile anche “ Pigalle “ (2006) un poco
più facile e soprattutto meno obbligatorio.
A differenza di molti altri settori del vasto circondario di Caprie, la Rocca
Bianca è forse quello che meno ha risentito del progressivo abbandono e dello
stato di avanzamento del generale degrado che ha afflitto le pareti del
comprensorio a partire dagli inizi degli anni 90. Allo stato attuale oltre a
quelle descritte, le vie presenti sono molte e alcune tutto sommato presentano
un attrezzatura ancora sufficientemente affidabile.
La roccia è il solito buon
serpentino ampiamente diffuso nella zona di Caprie, in generale solido e
piacevole da scalare, in quanto molto lavorato. L’ arrampicata è prevalentemente
lungo fessure ben delineate oppure in placca verticale. la chiodatura è
interamente a spit-fix da 10 mm. mai troppo ravvicinati, le fessure molto nette
permettono di integrare agevolmente le protezioni. Le difficoltà non sono mai
scontate, la linea stupenda ed estetica. L’ esposizione a sud-ovest e la modesta
quota 700 m. rendono la zona frequentabile per un lungo periodo dell’ anno.
1 - Via degli Specchi 120 m.
I. Meneghin - 1977
TD+ / 6C+ max / 6A+ oblig. 3 L. |
2 - La Trivella 120 m.
Franco Rebola 2005
ED / 7A+ max / 6B+ oblig. 3 L |
3 - Pigalle 120 m.
Franco Rebola 2006
TD+ / 7B max / 6A+ oblig. 3 L |
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- Foto Parete con itinerario
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Accesso:
Provenendo da Torino lungo la SS 24 poco prima di Condove svoltare a dx in
direzione di Caprie giunti nel paese, prendere a sx. in direzione di
Campambiardo-Celle dopo alcuni tornanti si raggiunge la frazione di Peroldrado,
proseguire oltre, dapprima in leggera discesa e poi di nuovo a tornanti sino
alla frazione di Campambiardo, 5 km da Caprie, parcheggiare con cura sulla
strada in corrispondenza delle prime abitazioni. Reperire sulla destra un ottimo
sentiero pianeggiante che delimitato tra due muretti a secco attraversa alcune
coltivazioni, al primo e al secondo bivio proseguire diritti ( sud), poi il
sentiero piega a destra (ovest) calando leggermente nel bosco di castagni, per
poi riprendere più o meno pianeggiante, ad un certo punto abbandonarlo e
svoltare a sx attraversando un muretto a secco ben riconoscibile, un piccolo
prato e subito a destra ( sud) ora diventa nuovamente evidente, seguirlo
passando in alcuni tratti a mezzacosta, dopo di ché con un paio di brevi
saliscendi piega a sx (est) attraversa una placca di roccia giungendo
praticamente sulla sommità, a sinistra troviamo l’ uscita della via Ferrata di
Caprie e a destra la cima della Rocca Bianca 25 min. dall’ auto. Portarsi a
destra ( ovest) del promontorio più alto, scendere per una placca poco ripida,
la prima calatasi trova su di un minuscolo ripiano. 1x 50 m. + 1 x 35 m. Utili
moschettoni ed anelli di fettuccia per le soste di calata. Esistono altre
possibilità di calata, vedi disegno.
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