Caprie Pilastro
San Marco
Si tratta dello splendido pilastro di roccia rossastra visibile anche da Caprie
; il primo che si incontra sulla destra risalendo la gola del rio Sessi.
Numerose e bellissime vie lo percorrono, presentando la caratteristica comune di
arrampicare sospesi sul torrente, in ambiente caratteristico e molto esposto. Il
settore destro invece caratterizzato da una bella placca, incisa a metà altezza
da una cengia, offre vie più facili e meno esposte. (Così recitava la guida “Arrampicare a Caprie” di Diego Cordola 1993 ).
Negli anni ottanta, sul Pilastro della San Marco, come del resto su tutte le
pareti della zona di Caprie, sono state tracciate una miriade di vie, in gran
parte su bella roccia, sempre di comodo accesso e arrampicabili quasi tutto l’anno; ma purtroppo, al pari dell’ intera zona di Caprie anche queste non hanno
mai conosciuto la fama, anzi dopo un brevissimo periodo sono state praticamente
abbandonate. A onor del vero, c’è da dire che esse non presentavano una
attrezzatura sistematica ed omogenea, come volevano i canoni che già allora si
imponevano dalla vicina Francia, dove i colleghi d’ oltralpe, aprivano vie di
600 metri interamente a spit. Oggi queste tracce sono ancor ben visibili un pò
ovunque nel comprensorio.
Attualmente la parete presenta tre itinerari, attrezzati di recente. Due,
nascono per mano di Franco Rebola, forte arrampicatore locale, da sempre
affezionato alle rocce di Caprie; le sue vie non sono propriamente nuove, in
quanto sfruttano in parte itinerari più vecchi, da anni caduti nell’oblio. Ma a
dispetto di questo, sono belle ed interessanti, ottimamente protette con spit-fix da 10 mm. mai troppo ravvicinati. Nell’ ottobre 2004, le Guide Alpine
del gruppo AltoX.it riattrezzano, la via originale e classica del Pilastro,
aperta nel lontano 1979 dai valdostani L.Cosson e S. Vittoni la via appunto
della “ San Marco” (in merito ad una sponsorizzazione ottenuta da una nota
ditta di calzature).
La roccia della gola è il solito
buon serpentino ampiamente diffuso nella zona di Caprie, in generale ben solido
e piacevole d’ arrampicare, in quanto molto lavorato. L’ arrampicata è sempre
esterna ed esposta, con molti passaggi a picco sopra le cascate formate dal
torrente, che contribuiscono a rendere l’ ambiente assai caratteristico. Il
periodo migliore per arrampicare nella gola va da aprile ad ottobre,
considerando che la parete riceve il sole intorno a mezzogiorno. Le vie
presentate sono attrezzate con nuovissimi spi-fix da 10 mm. le soste, alcune con
catene ed altre con soli due punti da collegare. La discesa in corda doppia
benchè possibile è sconsigliata.
1 - Il Ribaltone 150 m.
Franco Rebola 2002
TD+ / 7B max / 6A+ oblig. 4L |
2 - San Marco 150 m.
L. Cosson - S. Vittoni 1979 (richiodatura a fix 2004)
TD+ / 6C+ max / 6A+ oblig. 5L |
3 - Bandiera Rossa 150 m.
Franco Rebola 2002
ED+ / 8A max / 6B+ oblig. 5L |
Discesa : dalla cima traversare verso destra ( est) fino ad incontrare la
mulattiera e seguirla, attraversando una piccola frana fino al parcheggio. ( 15
min.). Se si desidera tornare all’ attacco delle vie, raggiunta la mulattiera
seguirla in discesa per qualche centinaio di metri, poi in corrispondenza di
alcuni blocchi reperire a destra un traccia che scende nel bosco, in direzione
della gola del torrente, imboccarla e in pochi minuti si raggiunge il
promontorio toccato in salita e da qui la base della parete ( 15 min.)
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Accesso:
Da Torino con l’ Autostrada del Frejus, uscita Almese su SS.24. Continuare in
direzione Susa, appena prima di una enorme cava voltare a dx raggiungendo il
paese di Caprie, all’ incrocio voltare a sx e subito dopo a dx. Fino alla
piazza, con parcheggio. Attraversare il torrente sulla passerella, imboccare la
mulattiera che si infila nella Gola, subito si incontra un bivio a sx, non
seguirlo, ma proseguire lungo il sentiero principale in salita, fino al primo
tornate, da qui inizia un sentierino (bolli rossi) che con andamento
pianeggiante si inoltra nella gola, giunti di fronte alla falesia del settore
Pozze, inerpicarsi per una breve ma ripida salita fin su di un promontorio, da
dove è ben visibile il pilastro, scendere brevemente per una specie di canalino,
fin nella pozza del torrente da dove partono le vie 15 min. dall’ auto.
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