Caprie Rocca Nera
Si tratta della struttura rocciosa
attigua alla Rocca Bianca, ma distinta da essa per il colore scuro della roccia,
in netto contrasto con le altre pareti della zona. Guardando dal basso, si
possono distinguere nel settore centro sinistro alcuni pilastri separati da
vegetazione, mentre nel settore destro, sovrastata da un enorme tetto per tutta
la sua larghezza, la Parete Nera appare in tutta la sua maestosità.
La storia alpinistica inizia nel 1980, quando Ugo Manera in compagnia di Isidoro
Meneghin, apre la linea più evidente in centro della parete, caratterizzata da
un lungo traverso al di sotto del tetto; la via piace subito e per qualche tempo
viene frequentata. Negli anni successivi, anche la Rocca Nera vede un certo
proliferare di vie, dapprima è G.P. Motti, “ Il Principe” di quello che era
stato negli anni 70 il “ Mucchio Selvaggio “, ad interessarsi alla parete
salendo diverse vie nuove, anche in solitaria, contemporaneamente ancora Manera
& C. continuano scalando altre linee. Poi è la volta di G.C. Grassi che unendosi
a compagni diversi apre gli itinerari più difficili e tecnici facendo uso di
spit. Al pari delle altre strutture di Caprie, anche la Rocca Nera subisce a
partire dagli inizi degli anni 90 un progressivo abbandono e quindi degrado.
Nel ottobre 2004 sono le Guide Alpine del gruppo” AltoX.it” che si prendono l’
onere e la responsabilità etica, di richiodare in modo sistematico la prima via
aperta sulla struttura. Qualche anno dopo, autunno 2008, E. Bonfanti rimette
mano alla parete e riprendendo in buona parte dei vecchi itinerari, attrezza un
altra manciata di vie più un paio di lunghi monotiri; la storia recente non
finisce qui, perché nella primavera del 2009 anche il locale Franco Rebola,
autore della maggior parte di riattrezzature nel comprensorio traccia una nuova
linea. (ed una seconda è già in cantiere).
La roccia è il solito buon serpentino ampiamente diffuso nella zona di Caprie,
in generale solido e piacevole da scalare, in quanto molto lavorato. L’
arrampicata è prevalentemente lungo fessure poco marcate oppure in placca, quasi
mai verticale, la chiodatura è interamente a spit-fix da 10 mm. Le difficoltà
sono contenute, ma la linea è semplicemente interessate e molto estetica. L’
esposizione a sud-est e la modesta quota 700 m. rendono la zona frequentabile
per un lungo periodo dell’ anno.
1 - Il Popolo dei Palazzi 100 m.
F. Rebola - G. Giuliano 2009
TD / 6B+ max / 6A oblig. 4 L.
2 - Via Preso dal Paradiso 100 m.
E. Bonfanti - Bonino 2009
TD / 6A+ max / 6A oblig. 3 L.
3 - Via della Parete Nera
150 m.
U. Manera - I. Meneghin 1980
TD- / 6A max / 5 oblig. 5 L. |
3 - Via Vai a Nero 70 m.
E. Bonfanti 1993
TD / 6A+ max / 6A oblig. 2 L.4 - Neri per Caso 70 m.
E. Bonfanti Bonino 2009
TD / 6B max / 6A oblig. 2 L.
5 - Omega 120 m.
Manera - Motti- Rochat 1982
TD / 6A+ max / 6A oblig. 4 L. |
Discesa : La consigliata è a piedi, dalla sommità risalire brevemente in
direzione ovest ( sx ) incrociando il sentiero di discesa della Via Ferrata e
divallando per esso, fino alla base della Parete di Anticaprie, 20 min. (non si
ripassa all’ attacco della via); in alternativa si possono effettuare delle
calate di 30 m., per raggiungere il primo ancoraggio dalla cima abbassarsi a
destra (est) per placca inclinata e vegetazione fino ad una cengia,
attraversandola successivamente verso dx (ovest).
NB. Nel disegno non sono riportati i monotiri; le vie N. 2 e N. 3 pur non
essendo impegnative quale difficoltà assoluta (6A+), lo diventano per
l’obbligatorietà dei passaggi e per la chiodatura un pò più spaziata.
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Accesso:
Raggiungere l’ abitato di Caprie, lungo la SS. 25 da Torino, oppure lungo la A32
con uscita Almese. Dal centro del paese imboccare la strada che conduce a
Novaretto, appena passato il ponte, parcheggiare nei pressi del Comune di fronte
a un piccolo bar, quindi svoltare a sx. per una stradina in mezzo a villette di
recente costruzione, Via Giardini, dove è anche possibile parcheggiare, ma gli
spazi sono limitati e i diritti dei residenti importanti, dopo qualche centinaio
di metri svoltare ancora a sx. in una piccola via, dove troviamo il pannello
informativo Via Ferrata e strutture di arrampicata. Imboccare ora una stretta
sterrata che in due minuti conduce ad un minuscolo piazzale tra i castagni,
situato alla base della parete di Anticaprie 10 min. dall’ auto. Salire lungo l’
evidente mulattiera fino al bivio di partenza per la Via Ferrata, continuare
ancora per qualche decina di metri, dove si incontra un sentiero che
inerpicandosi sulla sinistra, raggiunge la sommità della parete di Anticaprie,
proseguire lungo il sentiero di collegamento tra le due sezioni della ferrata,
quindi raggiunto l’ attacco del secondo salto, voltare a destra costeggiando la
base della Parete Nera fin sotto il grande tetto 30 min. dall’ auto. In
alternativa, è consigliabile raggiungere la sommità della parete di Anticaprie
percorrendone uno degli itinerari recentemente riattrezzati, 3 o 4 lunghezze.
Vedi Falesie Valsusa ( www.altox.it )
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