Caprie Pilastro
San Marco Sud
Si tratta dello splendido pilastro di roccia rossastra visibile anche da Caprie
; il primo che si incontra sulla destra risalendo la gola del rio Sessi.
Numerose e bellissime vie lo percorrono, presentando la caratteristica comune di
arrampicare sospesi sul torrente, in ambiente caratteristico e molto esposto. Il
settore destro invece caratterizzato da una bella placca, incisa a metà altezza
da una cengia, offre vie più facili e meno esposte. ( Così recitava la guida “
Arrampicare a Caprie” di Diego Cordola 1993 ).
Negli anni ottanta, sul Pilastro della San Marco, come del resto su tutte le
pareti della zona di Caprie, sono state tracciate una miriade di vie, in gran
parte su bella roccia, sempre di comodo accesso e arrampicabili quasi tutto l’
anno; ma purtroppo, al pari dell’ intera zona di Caprie anche queste non hanno
mai conosciuto la fama, anzi dopo un brevissimo periodo sono state praticamente
abbandonate. A onor del vero, c’è da dire che esse non presentavano una
attrezzatura sistematica ed omogenea, come volevano i canoni che già allora si
imponevano dalla vicina Francia, dove i colleghi d’ oltralpe, aprivano vie di
600 metri interamente a spit. Oggi queste tracce sono ancor ben visibili un pò
ovunque nel comprensorio.
Attualmente la parete presenta tre principali itinerari, modernamente
attrezzati, descritti nella scheda “Pilastro della San Marco”. Quello che invece
qui trattiamo sono le ultime realizzazioni del solito affezionato Franco Rebola,
che nell’autunno del 2007 si concentra sulla faccia sud del pilastro pulendo e
attrezzando un altra bella serie di itinerari. Non propriamente nuovi ma un
simpatico mix tra il restyling e l’apertura.
La roccia della gola è il solito
buon serpentino ampiamente diffuso nella zona di Caprie, in generale ben solido
e piacevole d’ arrampicare, in quanto molto lavorato. L’ arrampicata è sempre
esterna ed esposta, con molti passaggi a picco sopra le cascate formate dal
torrente, che contribuiscono a rendere l’ ambiente assai caratteristico. Gli
itinerari qui descritti sono posti sulla faccia meridionale del Pilastro,
decisamente più assolata che le classiche vie della Gola, il che le rende
frequentabili anche nell’inverno, ad esclusione delle giornate più fredde. Le
vie presentate sono attrezzate con nuovissimi spit-fix da 10 mm. mai troppo
vicini il che rende le difficoltà obbligatorie abbastanza severe, le soste con
catene permettono un agile discesa in corda doppia; fermo restando la
possibilità di discesa a piedi dalla sommità.
1 - Il Ribaltone 150 m.
Franco Rebola 2002
TD+ / 7B max / 6A+ oblig. 4L |
2 - Schiaccia il Biscione 110 m.
Franco Rebola 2007
ED / 7B+ max / 6C oblig. 3L |
3 - Solo per Vecchi Compagni 110 m.
Franco Rebola 2007
ED / 7B max / 6C oblig. 3L |
4 - Sinacqua 110 m.
Franco Rebola 2007
ED- / 7A max / 6B oblig. 3L |
5 - La Svizzera 110 m.
Franco Rebola 2007
ED- / 7A max / 6B oblig. 3L |
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Discesa : dalla cima traversare verso destra ( est) fino ad incontrare la
mulattiera e seguirla, attraversando una piccola frana fino al parcheggio. ( 15
min.). Se si desidera tornare all’ attacco delle vie, raggiunta la mulattiera
seguirla in discesa per qualche centinaio di metri, poi in corrispondenza di
alcuni blocchi reperire a destra un traccia che scende nel bosco, in direzione
della gola del torrente, imboccarla e in pochi minuti si raggiunge il
promontorio toccato in salita e da qui la base della parete ( 15 min.)
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Accesso:
Da Torino con l’ Autostrada del Frejus, uscita Almese su SS.24. Continuare in
direzione Susa, appena prima di una enorme cava voltare a dx raggiungendo il
paese di Caprie, all’ incrocio voltare a sx e subito dopo a dx. Fino alla
piazza, con parcheggio. Attraversare il torrente sulla passerella, imboccare la
mulattiera che si infila nella Gola, subito si incontra un bivio a sx, non
seguirlo, ma proseguire lungo il sentiero principale in salita, fino al primo
tornate, da qui inizia un sentierino (bolli rossi) che con andamento
pianeggiante si inoltra nella gola, giunti di fronte alla falesia del settore
Pozze, inerpicarsi per una breve ma ripida salita fin su di un promontorio, da
dove è ben visibile il pilastro, scendere brevemente per una specie di canalino,
fin nella pozza del torrente da dove partono le vie 15 min. dall’ auto.
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