Parete Croz del
rifugio : Via Re-Maggi
Il Croz è la parete di roccia calcarea che si trova di fronte al Rif. III Alpini
in Valle Stretta, alpinisticamente ha le stesse origini storiche della sorella
maggiore “ Parete dei Militi ”, anche su di essa sono passati alcuni dei più
forti arrampicatori del passato, tra cui Piero Fornelli , Giorgio Rossi, Walter
Bonatti.... nel periodo anni 50 /60, Alberto Re, Bonelli, Pessa e molti altri
negli anni 70, ma vuoi per la ridotta altezza, vuoi per la verticalità e la
compattezza della roccia essa non ha avuto la stessa fama e la stessa notorietà.
Negli anni 80, periodo, post prime gare di arrampicata, le Guide Alpine di
Bardonecchia mettono mano alla parete attrezzando oltre ad alcuni monotiri, la
Via Classica e la splendida “ Via delle Guide”, oggi interamente richiodate.
Sempre per mano delle Guide, negli anni 2003/04 vengono aperti altri tre
itinerari di stile moderno.
La via qui presentata risale al 1975, ed è stata salita per la prima volta da
Alberto Re, oggi Presidente Nazionale del Collegio delle Guide Alpine e Paolo
Maggi, facendo uso dei normali materiali dell’ epoca, chiodi e cunei. Essa si
svolge sul ben marcato spigolo che chiude a destra l’ anfiteatro, con
arrampicata aerea ed esposta. Nel 2004 a 30 anni di distanza, lo stesso A. Re in
compagnia di P. Bertotto, anche essi Guida Alpina di Bardonecchia, attrezzano l’
itinerario nei punti salienti con nuovissimi spit-fix da 10 mm.
La roccia è un calcare grigio e giallo molto bello e particolarmente solido, la
parete ha esposizione ad ovest e riceve il sole dalle prime ore del pomeriggio.
Anche se oggi sulla parete del Croz, ci sono ben 5 vie moderne essa non deve
essere considerata come una falesia d’ arrampicata sportiva, in quanto l’
ambiente è abbastanza severo, la roccia, soprattutto nei tratti più facili
richiede valutazione ed esperienza, e le calate a volte sono molto aeree. La
discesa a piedi è rapidissima e consigliata ma richiede attenzione.
- Via Re-Maggi -
Alberto Re - Paolo Maggi 1975
TD+ 150 metri 6B+ max/ 6a+ oblig.
Note : roccia delicata nei tratti più facili
Discesa : benchè possibili non sono consigliate le calate lungo la via.
Discesa : Usciti sul cengione erboso con pini nani, piegare a destra e con
percorso più o meno pianeggiante traversare per cenge in direzione sud, tracce
di sentiero, oltrepassare una specie di imbuto e ancora per tracce di sentiero
imboccare una cengia abbastanza esposta seguirla ( spit per eventuale
assicurazione ) fino a raggiungere una catena da cui con una corda doppia di 30
m. si scende al settore monotiri e quindi alla base della parete 20 min.
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Accesso:
Da Bardonecchia, comodamente raggiungibile tramite A32 del Frejus, dirigersi
verso il Colle della Scala, oltrepassare Pian del Colle (vecchio posto di
frontiera) e proseguire sulla carrozzabile che ora si restringe, giunti a monte
della diga, non voltare per il Colle, ma proseguire lungo la Valle Stretta, dopo
alcuni tornanti essa diventa sterrata fino a sbucare sul Pianoro della Militi,
oltrepassare la Parete, giungendo fin nei pressi della Bergeria posta sulla
strada, lasciare l’ auto e attraversare il ponticello sul torrente, seguendo il
sentiero, costeggiare in salita il torrente fino poco oltre la frana, svoltare a
destra e sempre per comodo sentiero raggiungere la base della parete,
costeggiarla verso sinistra lungo una cengia fino ad entrare in un
caratteristico anfiteatro, la via attacca nei pressi dello spigolo destro di
questi. 20 min.
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