Massiccio D’Ambin
(descrizione geografica)
Il gruppo montuoso degli “Ambin”, è geograficamente inserito nel
settore delle Alpi Cozie, più precisamente nella sua estremità
nord-occidentale; si trova a cavallo del confine italo-francese,
delimitato a sud dall'asse principale della Valle di Susa, ad est dalla
Val Cenischia, ( tributaria della v. di Susa ) a nord dalla vallata
dell'Arc. Un poco più complesso il suo confine ovest in quanto non
visibile dal fondovalle; è rappresentato dalla cresta spartiacque che
innalzandosi sopra il colle del Sommeiller, tocca il suo punto
culminante proprio sulla vetta omonima a 3333 m. quindi si abbassa
progressivamente sui passi dei Fourneaux, rimonta sulla cima del
Vallonetto per poi slanciarsi verso la cima del Seguret, ed infine
scendere ripido e marcato nel fondovalle, sui comuni di Salbertrand ed
Oulx.
La dorsale principale, è formata dalla lunghissima cresta spartiacque
che rappresenta anche il confine politico tra le due nazioni. La cresta
ha dapprima un andamento pressoché da occidente ad oriente per poi
piegare bruscamente in corrispondenza del Monte Niblè, assumendo un
andamento Sud-Nord .
Analizzando più nel dettaglio possiamo affermare, sia per evidenti
ragioni geografiche che per memoria storica, che l'asse principale del
Gruppo degli Ambin inizia in corrispondenza del colle del Sommeiller a
circa 3000 metri s.l.m. detto passo mette in comunicazione la conca di
Bardonecchia con il vallone d' Ambin situato interamente in territorio
francese. Si eleva quindi alla vetta della punta Sommeiller m. 3333 poi
si estende in direzione est-nordest formando il Monte Ambin m. 3264 e di
seguito il colle d' Ambin a m. 2872 un altro dei caratteristici passi d'
altura che contraddistinguono il massiccio, mettendo in comunicazione
tramite il vallone del Galambra ed il vallon d'Ambin i comuni di
Salbertrand ed Exilles con i rispettivi in territorio francese. A questo
punto la cresta si impenna sino a formare la vetta del M. Niblè m. 3365,
per poi piegare decisamente verso nord originando la punta Ferrand m.
3348, la costa rocciosa Niblè-Ferrand è forse la montagna più
rappresentativa del gruppo, in quanto la sua potente mole, ben visibile
da Torino, sembra sbarrare la Valle di Susa precipitando con forte
dislivello sulla cittadina capoluogo (Susa). Proseguendo, immediatamente
a nord della P. Ferrand, troviamo i due colli, Sud e Nord dell'Agnello
separati dalla omonima Punta del Agnello m. 3188, vetta di minor
importanza, raramente ricordata nelle cronache alpinistiche. Ancora più
a nord troviamo invece la Rocca d’ Ambin, alta ben 3378 m. che
rappresenta il punto più elevato di tutto il gruppo, vetta di importanza
strategica, basti pensare che la sua prima ascensione risale al 14
agosto del 1823 ad opera di ingegneri piemontesi ed austriaci, per
misura di un arco di parallelo. Proseguendo il cammino sulla cresta
spartiacque troviamo il pezzo più interessante di tutta la collezione, i
Denti d’ Ambin; essi raggiungono la ragguardevole altezza di 3372 m. e
se osservati dal versante italiano appaiono come tre enormi torrioni
rocciosi, la cui scalata promette forti difficoltà, osservati invece dal
versante francese appaiono come una unica arditissima guglia
dall'aspetto inaccessibile. Anche se purtroppo oggi un poco dimenticati,
sono stati per anni al centro dell'attenzione alpinistica del mondo
Torinese-Piemontese, soprattutto tra la fine del 1800 e i primi del 900.
Poco oltre arriviamo al Colle Clapier, ed al Vallons de Savine che
rappresentano il logico confine settentrionale del gruppo degli Ambin.
Si ritiene importante menzionare come il Colle Clapier, naturale sbocco
verso l' alto, della valle Clarea, sia stato per secoli utilizzato come
punto di transito fra le regioni ora identificate sotto i comuni di
Giaglione e di Bramans; il passaggio era già conosciuto in epoca
romana.
Da: Alpinismo Storico nel
Massiccio Ambin ( PierMattiel / MarcoRey 2006 ) |