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CHABERTON BATTERIA ALTA m. 2208 -
Via Ferrata ‘’Le Batterie Du Petit Vallon’’

L’itinerario si svolge sulle pendici del Monte Chaberton, al di sopra di Clavière, attraversando i resti di alcune delle più poderose opere di ingegneria militare, ancora oggi presenti in valle di Susa; Le Batterie ottocentesche del Vallo Alpino al Petit Vallon.

La Batteria Alta e la Batteria Bassa del Petit Vallon, sono due opere militari fortificate costruite nel 1890 per controllare il fondo del pianoro del Monginevro e prevenire un'eventuale invasione di truppe francesi. Erano composte da caserme e forti in muratura e calcestruzzo con postazioni in casamatta ed all'aperto per le artiglierie di cui erano dotate.
Le opere di fortificazione vennero edificate in previsione di una possibile invasione da parte della Francia passando dal pianoro del Monginevro nella conca di Cesana; rientravano nelle opere di supporto alla Batteria dello Chaberton ed alle opere difensive che erano state costruite a Clavière. Rimasero operative fino al 1915, quando vennero disarmate e le artiglierie inviate al Fronte orientale.
Nel 1932 accanto alla Batteria Alta venne edificata la Batteria B14, a supporto delle opere ottocentesche già ubicate.
In seguito alla sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale tutte le Batterie del Petit Vallon eccezion fatta per la Batteria Bassa, in seguito alle modifiche di confine pretese dalla Francia e contemplate nel Trattato di Pace, sono passate in territorio francese. Ciò ha fatto sì che per esse non venissero attuate le distruzioni previste per le opere militari poste entro i 20 km di distanza dal confine in territorio italiano e di conseguenza, eccezion fatta per i magazzini esterni e gli edifici all'aperto (quali le 2 caserme), le opere sono attualmente in discreto stato di conservazione: in modo particolare l'intera Batteria B14 (anche grazie alla sua "giovinezza" rispetto alle opere ottocentesche) e le polveriere delle altre 2 Batterie sono in buono stato di conservazione. Le 2 caserme delle Batterie hanno tutti i muri ed i tetti ancora in posizione, mentre ovviamente tutte le artiglierie e le parti metalliche delle opere sono state rimosse.

Tecnicamente l’itinerario non presenta eccezionalità, ne dal punto di vista  sportivo, ne dal punto di vista ambientale; si sviluppa su tre sezioni ben distinte. La prima, che partendo dall’alveo del torrente Piccola Dora, arriva e incrocia la ex Strada Statale del Monginevro ora in disuso, questa prima parte è sicuramente la meno interessante. Una seconda che dalla strada raggiunge le fortificazioni della Batteria Bassa a quota 1910 mt. con un percorso più o meno ardito e continuo su buona roccia; una terza sezione, che da questo punto raggiunge la Batteria Alta posta a quota 2208 mt.; con un percorso invece parecchio più discontinuo che intervalla tratti di sentiero a salti di roccia più o meno evidenti, immersi nel bellissimo bosco di conifere.

Accesso:
Raggiunto il Paese di Claviere, si parcheggia l'auto nel grosso piazzale all’ingresso dell’abitato, in concomitanza con il punto di partenza del circuito dei ponti tibetani.

Itinerario:
Dal parcheggio, risalire per pochissimi metri alla cappella di San Gervasio, da cui scendere lungo l'ottimo sentiero verso le gole della Piccola Dora, tralasciare il circuito dei ponti tibetani, continuando verso l'alveo del torrente, poco prima di raggiungerlo si trova il bivio e l'evidente attacco della via ferrata a quota 1630 mt. circa,(10 min.) .Quindi con una più o meno lunga traversata ascendente, si raggiunge la ex strada statale, che la si interseca in prossimità di un ponte, dove senza soluzione di continuità si prosegue verso la seconda parte. (questo punto è anche comodamente raggiungibile dal piazzale di parcheggio seguendo in direzione di Cesana la ex S.S.) Questa seconda sezione tecnicamente è la più interessante, con diversi bei passaggi sui muri verticali di buona roccia calcarea tipica della zona. Raggiunta la zona fortificata della Batteria Bassa a quota 1910 mt. si prosegue dapprima per un buon sentiero militare e presto si trova alla nostra sinistra il primo contrafforte roccioso, da cui si stacca la terza parte di itinerario ferrato, che inizia con una bella placca appoggiata, per poi proseguire lungamente in traversata, ed infine prendere lo sperone roccioso che lo si segue fedelmente, intervallando tratti più ripidi ed esposti a zone più o meno boscate, fino a reincrociare, circa 200 mt. più a monte, il sentiero militare. Percorsi un paio di tornanti, da uno di questi, si stacca sulla sinistra il percorso ferrato che superando un bel muro calcareo si riaggancia al sentiero un altro buon centinaio di metri più a monte, a circa 2100 mt. di quota. Da cui in breve sempre seguendo l'ottimo sentiero militare, recentemente ripulito e mantenuto, si raggiunge la Batteria Alta del Petiti Vallon posta a quota 2208 mt. in una bellissima conca erbosa con un ottimo panorama sulle montagne circostanti.
Difficoltà: AD- via ferrata,  dislivello 580 m. Tempo complessivo necessario 5 – 6 h.

Discesa:
Dalla Batteria Alta proseguire molto brevemente in direzione ovest, reperire un buon camminamento ben battuto (a tratti anche ripido), che scende volgendo in direzione di Claviere, raggiungendo l’abitato qualche centinaio di metri a monte del piazzale. 45 min..
Chiaramente è anche possibile rientrare a valle percorrendo a ritroso il sentiero militare incrociato più volte durante la salita, da cui raggiungere la ex S.S. e per questa ritornare al punto di partenza h. 1.0

Note:

  

 

             
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